“Date a Cesare, quel che è di Cesare”: Istituti scolastici religiosi tra nozione di impresa e aiuti di Stato. (Brevi note in materia di agevolazioni fiscali per le scuole paritarie della Chiesa d’Italia e Spagna secondo l’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea)

In ambito comunitario, la giurisprudenza ha ripetutamente sottolineato la necessità, tesa al rafforzamento dell’integrazione europea, del divieto di incidere sugli scambi fra Stati membri falsandone la concorrenza e provocando una distorsione dovuta ad uno sgravio di costi in favore di un’impresa nazionale. Il legislatore italiano ha così riscritto una nuova disciplina positiva relativa ad un regime di facilitazione per le organizzazioni ecclesiastiche e senza scopo di lucro per non incorre nel divieto di cui all'art. 107 del TFUE; tuttavia, la modifica indicata non ha impedito la presentazione di un ricorso alla Commissione Europea e alla Corte di Lussemburgo. Nel caso spagnolo la Corte di giustizia dell'Unione europea, grande sezione, raggiunge conclusioni simili a quelle della sentenza italiana.In the Community context, the jurisprudence has repeatedly underlined the need, aimed at strengthening European integration, the prohibition of affecting trade between Member States by distorting competition and causing a distortion due to a reduction of costs in favor of a national company. The Italian legislator has thus rewritten a new positive regulation relating to a facilitation regime for ecclesiastical and non-profit organizations in order not to incur the prohibition pursuant to art. 107 of the TFEU; however, the change indicated did not prevent the submission of an appeal to the European Commission and the Luxembourg Court. In the Spanish case the Court of Justice of the European Union, a large section, reaches similar conclusions to those of the Italian sentence